Una giornata all’anno, insieme, dedicata all’Enri a fare quello che gli piaceva fare. Arrampicare in un bel posto con gli amici. 15 dicembre 2019 è il giorno che è stato segnato sul calendario di quest’anno. Ovviamente alla Pala dell’Eretico, un posto a cui Enri era molto legato. La storia della Pala la sappiamo già, ma bisogna ricordare che durante i lavori gestiti da Daniele e Gigi, Enri si era molto affezionato a questo posto. Aveva chiodato un tiro tutto suo e si era deciso di dedicargli il nome di un tiro: “Il riscaldo del Maestro”. Gli piaceva arrampicare, e poco importa se già il primo tiro fosse duro. Se gli piaceva, lui prendeva e partiva. Aveva anche partecipato alla due giorni di apertura della falesia, fermandosi a dormire in tenda sotto la parete dell’Eretico Camp. Ecco perché forse la Pala dell’Eretico è uno dei luoghi più azzeccati per ricordare Enri.
La salita alla Pala è sempre impegnativa, ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del posto. Quelli forti portano su le corde, e gli altri sotto a fare sicura. Chi prova i tiri da uno, chi da due. Ma a noi poco importa, oggi ci interessa stare insieme. Ore 10.30: qualcuno propone un aperitivo. Si stappa e si inizia a tagliare il salame. Salame, pane, vino. Arriva il momento di fare un brindisi all’Enri, chi si commuove e chi sorride, ognuno è fatto a modo suo.
La giornata si conclude verso le 15.00, quando ci ritroviamo a bere caffè e a finire la grappa al Crotto del Capraio.
Una bella giornata, con belle persone, per una bella persona. Ciao Enri!
Grazie a chi c’era. Arrivederci all’anno prossimo, stesso posto. Noi ci saremo!
Damiano F.
