Alpe Gorta - Dattilo-Zeniè
Schede primarie
Alpe Gorta - Dattilo-Zeniè
NDA. Via su ottima roccia. La prima parte della via è totalmente protetta a fix inox, con soste a 2 fix con catena e anelli di calata. La seconda parte della via ha una chiodatura mista a fix e chiodi, consigliati una dotazione di friend #0,75/#3 BD per integrare le protezioni.
Raggiungere Domodossola e continuare per strada statale SS 33/E62 in direzione del passo del Sempione. Superare il paese di Crevaldossola, restando sulla statale, e dopo una lunga galleria uscire allo svincolo di Varzo. Subito dopo l'uscita una rotonda permette di invertire il senso di marcia, riprendere la statale in direzione opposta e uscire alla prima uscita a dx prima della galleria (indicazioni per Crevaldossola). Dopo 200m a destra si trova un vecchio ponte romano e uno spiazzo sulla sx dove è possibile parcheggiare l'auto (indicazioni per "Fort Apache").
in alternativa è possibile uscire a Crevaldossola e seguire la vecchia strada statale 659, ma alla data della nostra ripetizione (Marzo 2023) la strada risultava interrotta per una frana nella cava di Crevaldossola.
Dal parcheggio si torna verso Varzo (nord) per una ventina di metri e si trova una scaletta che conduce ad un sentiero con bolli rosso/bianchi. Si seguono i bolli fino ad attraversare un canale di sfasciumi e poco dopo una deviazione a sx conduce in pochi minuti alla base delle placche.
10' dalla macchina
La via è divisa in 3 parti distinte, interrotte da tratti di bosco.
Prima parte:
- 1° tiro: Dalla partenza continuare per placche adagiate fino alla sosta. 60m, 5a.
- 2° tiro: Continuare verticalmente, evitare la sosta intermedia su blocco consolidato e tendere a sinistra fino alla sosta. 60m, 5c.
Breve trasferimento nel bosco, dalla sosta traversare a dx (faccia a monte) fino alla base della parete successiva
- 3° tiro: Partenza su muro strapiombante ma con buone lame sulla destra, rimontata poi traverso fino al muro successivo con fessure atletiche. Uscita su placca fino alla sosta. 35m, 6b.
- 4° tiro: Dalla sosta rimontare il difficile muretto, poi proseguire per placca adagiata. 35m, 6a.
- 5° tiro: Proseguire per placca adagiata, tendendo leggermente a sx. 35m, 5a.
- 6° tiro: Breve muretto con difficile rimontata, poi proseguire per placca adagiata, 60m, 6c.
- 7° tiro: Proseguire facilmente per gobbe. 60m 4a.
- 8° tiro: Breve tratto verticale intenso con difficile rimontata e poi una placca di aderenza abbastanza tecnica conduce ad un altro salto verticale. Qui è possibile fare sosta alla base del salto, su fix e chiodo. Prosegue salto verticale di una decina di metri molto atletico e poi placca adagiata fino alla sosta. 60m, 6c.
- 9° tiro: Placca di aderenza. 60m 6a.
- 10° tiro: Facili gobbe e risalti. 60m 5a.
- 11° tiro: Seguire una linea d’erba che sale in diagonale a sx (nessun fix) fino alla sosta su abete con bolli rossi e cordone marcio con grillo. Più in basso a sx (viso a valle) è possibile vedere un pennacchio (senza bandiera). 4c, 35m.
Qui termina la prima parte della via.
Qui conviene avvolgersi le corde a tracolla o proseguire slegati. Dalla pianta attraversare orizzontalmente a dx (viso a monte) fino ad oltrepassare dei salti di roccia, qui cominciare a salire seguendo i bolli che tendendo sempre verso sx (viso a monte) conducono alla base della seconda parte. (fix e frecce bianche alla base)
Seconda parte:
- 12° tiro: Salire la placca, continuare per fessura in diagonale a sinistra e poi rimontare in verticale. 5a, 35m.
- 13° tiro: Proseguire su fessura strapiombante, utili friend #2/3 per integrare, poi uscita più semplice in placca. 6c+, 35m.
- 14° tiro: Facile placca e muretti. 5b, 60m.
Da qui conviene seguire la catena e portarsi alla base del salto successivo, altrimenti la corda non basta ad arrivare alla sosta successiva.
- 15° tiro: Muretto verticale e successivi facili saltini. Sosta non subito visibile sulla sinistra di uno speroncino. 35m, 6a.
- 16° tiro: Bellissima successione di lame atletiche, poi più semplice fino alla sosta. 35 m, 6a.
- 17° tiro: Proseguire per l’evidente fessura, poi più semplicemente fino alla sosta. 35m, 6b+.
Qui termina la seconda parte della via.
Da qui si seguono i bolli rossi fino ad arrivare sulla strada asfaltata in località “Alpe Ginestredo”. Seguire la strada in salita che con qualche tornante conduce alla base della parete successiva. La strada costeggia il bordo destro della parete, noi abbiamo attraversato in piano per quelche metro fino allo spit con cordino e la scritta “segue” un po’ sbiadita. Circa 20’ dalla sosta 17.
Terza parte:
- 18° tiro: Muro verticale iniziale, poi facili balze e ultimo salto che conduce alla base del tiro successivo. Non abbiamo trovato la sosta ed abbiamo sostato su un fix. 35m, 6a.
- 19° tiro: Dalla sosta si prosegue in verticale, su placca nera oltrepassando un tetto e proseguendo sulla successiva piacca biancastra fino alla sosta. 35m 6c+. (Tiro molto faticoso, anche in A0 occorre sempre fare qualche passo prima di arrivare alla protezione successiva)
- 20° tiro: Proseguire per brevi tratti verticali e placche di aderenza fino all’uscita su terrazzo finale. 35m 6a+.
È possibile scendere in doppia da qualsiasi punto si intende terminare la salita. Dalla cima dell'Alpe di Gorta, è possibile calarsi con 2 doppie fino alla base della terza parte (sconsigliato). Noi dall'ultima sosta siamo risaliti qualche metro per poi attraversare in orizzontale su traccia di animali che in 5' ci ha condotto a dei muretti a secco e subito dopo alla strada asfaltata che si incontra sulla dx. Seguito la strada in discesa in breve si è all'attacco della terza parte, proseguire fino all'alpe Ginestredo dove esce la seconda parte della via. Qui è possibile seguire la traccia che porta alla S17 e effettuare le calate in corda doppia fino alla S12, ripercorrere la traccia nel bosco fino alla S11 e continuare con le calate fino alla base della parete. È possibile proseguire a piedi lungo la strada fino alla falesia "la Valletta" e proseguire in discesa fino a giungere a Crevaldossola. Qui si devia a dx e si percorre la vecchia statale 659 che in circa 2 km conduce alla macchina.
Dalla cima circa 2h30/3h di discesa, sia in doppia che a piedi.
Scendendo a piedi è possibile sperare in un passaggio in macchina almeno fino a Crevaldossola.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.