Cima Mengol – Mengol Surprise
Schede primarie
Cima Mengol – Mengol Surprise
NDA. Ramponi, 2 picozze tecniche, una mezza corda, anelli di cordino, qualche vite da ghiaccio, chiodi da roccia per le evenienze, qualche friend medio.
Si raggiunge in auto il paese di Schilpario in Val di Scalve e si prosegue sulla strada del Passo del Vivione fino a raggiungere località I Fondi dove si parcheggia. Ora proseguire lungo la strada fino al rifugio Cimon della Bagozza (diverse scorciatoie nei prati e nei boschi), da cui si prende sulla destra la strada che porta verso il Passo del Vivione.Si nota da subito la massa quasi monolitica del Cimon della Bagozza, alla cui sinistra si trova la molto più articolata Cima Mengol.Proseguire sulla strada fino all'incirca all'altezza della base dell'ampissimo canale nevoso che scende a sinistra del Cimon della Bagozza e risalirlo fino quasi all'altezza della base della bastionata rocciosa posta ai piedi della Cima Mengol.Qui deviare a sinistra e spostarsi sull'ampio pendio nevoso che scende dal versante nord della Cima Mengol.
Si distinguono in alto diversi ampi canali: bisogna puntare al secondo da sinistra con pendenze via via crescenti fino a 45°. Si sale il canalino (50° – II) con tratti di misto a seconda delle condizioni fino ad uscire in cresta.
- 1° tiro: dalla sella si segue la cresta a destra zigzagando prima sinistra, poi a destra cercando la via migliore di salita. Si sosta su spuntoni o su neve dopo circa 50 metri (50 m – 60° II).
- 2/3° tiro: si procede senza particolari difficoltà su neve (100 m – 50/60°).
- 4° tiro: si sale su neve tra le rocce quindi per un diedrino a gradini leggermente verso destra (II), sosta sulla sommità (60 m).
- 5° tiro: si sale su neve poi con percorso non obbligato verso una forcellina (50 m – 50° – II).
- 6° tiro: si sale a sinistra e si raggiunge la vetta per canalino (20 m – 50°).
Dalla cima spostarsi sul versante sud-est (ometti visibili) e per tracce di sentiero la si aggira fino ad arrivare in breve tempo al colletto posto invece ad ovest della cima. Da qui scendere l'ampissimo canale (40°) fino a ricongiungersi alla traccia di salita.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.