Crête Sèche - Monte Berlon - Fessura della Castagna
Schede primarie
Crête Sèche - Monte Berlon - Fessura della Castagna
Normale dotazione alpinistica, portare 12 invii. Potrebbe risultare utile qualche friend medio-piccolo per integrare la chiodatura . Soste a spit da collegare.
Dopo aver parcheggiato l’auto nella frazione di Ruz (o Ru), si imbocca la mulattiera che continua dopo l’abitato fino a Berrier. E’ possibile tagliare i tornanti, imboccando dei sentierini segnalati con frecce gialle.
A questo punto sono possibili 2 itinerari:
- 1. puntare direttamente verso il Monte Berlon, incamminandosi verso N su un ripido sentiero, segnato con frecce gialle e che risale un costone fino a raggiungere l'Alpe Chardonney. Da qui si procede lungo il pianoro, attraversandolo fino a quasi il termine della comba di Vert Tzan. Lo si percorre fino ad individuare sulla sx (dx orografica con pianoro alle spalle) un canalone la cui cresta di dx (rispetto all'osservatore) termina con un caratteristico sperone il cui lato interno al canale è nero, mentre quello esterno è color nocciola.
- 2. In alternativa, salire al rifugio Crête Sèche per il pernottamento e da qui imboccare il sentiero che traversa verso NE/N, costeggiando la spalla E del monte Crete Seche, fino a reimmettersi nella comba di Vert Tzen, ricollegandosi al precedente itinerario.
Arrivati al canale, lo si percorre fino ad arrivare quasi al suo termine, risalendo con difficoltà su detriti fin quasi la fine del canale, sulla parete destra si incontrano la ben visibile targa metallica con scritta IBEX, più in alto l’attacco di Lupin III ed ancora più in su la Fessura della Castagna (queste ultime non segnate).
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1° tiro: salire per placca, che si fa poi più rotta sulla seconda metà del tiro. IV; 50m.
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2° tiro: proseguire per placche con qualche gradino fin sotto un tettino. Il tetto sale in diagonale verso sinistra, dove diventa più sottile ed è più semplice superarlo. Ultimi metri su bella placca. IV+; 45m.
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3° tiro: dalla sosta spostarsi a sinistra e vincere la fessura verticale di 15m. Disponibili alcune lame invitanti, ma delicate: da non tirare troppo. Usciti dalla fessura il tiro si abbatte, fare attenzione a licheni e cuscini erbosi che ricoprono la roccia. V; 40m.
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4° tiro: salire dritti su placca appoggiata. IV+; 50m.
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5° tiro: come per il tiro precedente. IV; 50m.
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6º tiro: continuare su difficoltà più contenute fino al filo di cresta orizzontale su cui si trova l’ultima sosta con anello di calata. III+; 40m.
In doppia sulla via e poi il sentiero a ritroso.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.