Monte Piezza - Ma voi che siete a Rimini

Schede primarie

Monte Piezza - Ma voi che siete a Rimini

La parete ovest del monte Piezza
Difficoltà: 
VII+ (VI+ obbl.)
Sviluppo: 
400 m
Gruppo Montuoso: 
Masino Bregaglia
Località di Partenza: 
Filorera
Quota di Partenza: 
1100 m
Quota di attacco: 
1150 m
Quota di vetta: 
1800 m
Avvicinamento: 
15'
Tempo di salita: 
6/7 h
Tempo di discesa: 
1h
Esposizione: 
Ovest
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Primavera, Estate
Data ripetizione: 
09/09/2018
Attrezzatura e materiale: 

Normale dotazione alpinistica per l’ascensione, due mezze corde da 50 m, utili da 60 m, una dozzina di rinvii. Per integrare la chiodatura esistente portare una serie di Friends dal #1 al #3 e una scelta di Dadi. La via risulta attrezzata a Fix, sostituiti nel 2002/04 da parte di D. Barlascini, A Forno, D. Fiorelli, D. Marisca, G. Miotti, F. Salini, G. Zappa . Le soste sono tutte attrezzate a Fix con anello di calata.

Descrizione avvicinamento: 

Dal paese di Filorera si raggiunge il “Centro della Montagna“ e si supera il ponte sul torrente e si segue la strada che porta verso Preda Rossa. Parcheggiare la macchina al secondo torrente e seguire una strada terrata che a breve si divide. Proseguire verso sinistra e seguire la strada fino a quando diventa una traccia che sale ripida nel bosco, conducendo fino all’attacco della via, nei pressi della colata nera chiamata “Fenomeno nero“. La via attacca nei pressi di una placca (Fix ben visibili).

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Si risale la placca nera spesso scivolosa, poi continuare su terreno più semplice. VII +
  • 2° tiro: Proseguire in verticale dalla sosta fino ad una cengia, sosta su pianta. VI+
  • 3° tiro: Dalla sosta si prosegue piegando verso destra fino alla sosta. VI+
  • 4° tiro: Dalla sosta proseguire piegando leggermente a sinistra fino a superare un bombè. Da qui piegare decisamente verso sinistra in traverso. possibile sosta intermedia VII+
  • 5° tiro: Proseguire verso destra fino a un diedro, risalirlo e al suo termine oltrepassare lo spigolo formato dal primo grande diedro che taglia la via. Sosta su piccola cengia. VI
  • 6° tiro: Dalla sosta proseguire verso sinistra, poi in verticale fino alla sosta. VII
  • 7° tiro: Dalla sosta traversare verso destra e raggiungere la sosta tramite una successione di diedri. VI+
  • 8° tiro: Ancora in traverso verso sinistra, poi in verticale per un bellissimo diedro nere, con uscita a destra in sosta. VI
  • 9° tiro: Si piega verso destra su placca, poi si risale in verticale, con uscita fisica su dei tetti che consentono di oltrepassare il secondo grande diedro che taglia la via, fino a guadagnare la placca superiore che conduce alla sosta. VII
  • 10° tiro: Dalla sosta si segue tutta la fessura che sale in obliquo verso sinistra, fino a quando la strada risulta sbarrata da un diedro verticale. da qui si traversa a destra su terreno facile ma esposto fino alla sosta. VI
  • 11° tiro: Dalla sosta si risale in verticale per una fessurina e si continua in placca fino al termine della via. VIIDISCESA
Discesa: 

Dall’ultima sosta comincia una serie di calate in corda doppia che conduce fino alla base della parete. É possibile saltare la S7, S6, S4 e S1. Dalla base il sentiero di avvicinamento riporta al tornante.

Primi salitori: 
P. Della Valle, P. Marchetti, G. Maspes, G. Merizzi, S. Mogavero, G. Miotti, 1987
Ripetizione di: 
Luigi Mauri, Giuseppe Milesi e Manuel Porro
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.